
BOTTEGA RINASCIMENTALE
STVDIO D'ARTE
SANDRO BECVCCI
STVDIO D'ARTE
Dopo oltre 20 anni ho nuovamente a disposizione un Lab-Studio-Galleria dove operare con tutti quei mezzi e tecniche utilizzati lungo una vita dedicata alle arti visive, riunendo in un solo spazio fisico, mentale e spirituale ciò che prima con “I Maschereri Atelier” per oltre 30 anni, poi con la sola pittura per molti altri, è stata da sempre la mia vocazione per le arti visive e direi anche sceniche.
Per l’allestimento di questo spazio “non solo fisico” mi sono ispirato a livello estetico e funzionale alla Bottega Rinascimentale, dividendo lo spazio in tre ambienti con diverse funzioni.
Due grandi sporti sulla strada rendono ben visibili altrettanti ambienti. La GALLERIA, funge da ingresso ed esposizione permanente; comunica con l’altro ambiente visibile dalla strada: lo STUDIO di pittura, progettazione, disegno e arti applicate. Da entrambi gli ambienti si accede al LABORATORIO posto sul retro ed attrezzato per scultura e modellato, formatura di stampi e negativi; lavori di supporto come falegnameria e carpenteria metallica; decorazione, magazzino ed infine DIDATTICA: corsi di varia natura sulle tecniche della cartapesta. In questo luogo riesco a far lavorare insieme cuore, testa e mani; qui si incontrano emozione progettazione e tecnica esecutiva per fondersi nell’opera finita. Ritengo che senza tutti e tre questi elementi non c’è né arte né artista.
Nel Rinascimento non esisteva il concetto di artista così come lo intendiamo oggi, …
PERCHÈ FACCIO ARTE
PERCHE NON POSSO FARE CHE QUESTO? Se ripenso a come poteva andare la mia vita se una forza, il mio Daimon, non mi avesse sempre guidato, orientando e correggendo le mie scelte, avrei dovuto probabilmente fare un lavoro comune al quale (sapevo fin da giovane) non avrei potuto assolutamente adattarmi e resistere. Invece la sorte ha voluto che in pratica il “lavoro” coincidesse quasi sempre col privilegio inestimabile di poter fare ciò che mi dettava il cuore: arti visive e musica, coltivando le mie passioni. Questa è stata una fortuna immensa.
Ritengo di essere stato un pioniere rispetto agli ambiti, ai tempi e i luoghi in cui ho operato. Ovviamente ci sono stati periodi di crisi, momentanei smarrimenti, ma in sostanza le cose che ho intrapreso hanno avuto successo e mi hanno sempre fatto vivere non di solo pane, fino a quando sono state alimentate dalla passione. Quando questa è venuta meno, non mi è stato mai possibile continuare solo per i soldi, anche se devo dire, ci ho provato!
I miei genitori di origini se non proprio umili non certo agiate, nel bene e nel male mi hanno trasmesso tutto ciò di cui ho avuto bisogno, ed è stato un patrimonio immenso di cui sarò loro eternamente grato.
Dopo alcuni episodi emblematici già alla scuola materna, durante le elementari un maestro formidabile e lungimirante favorì moltissimo la mia inclinazione per le arti sceniche, visive e musicali; poi vi fu la chiara “Chiamata del Daimon”, una Rivelazione, una Epifania! Durante un matinée al Teatro La Pergola organizzato verso Natale per gli scolari delle 5° elementari, allo spegnersi delle luci, cessando gli schiamazzi, nel buio più assoluto quasi non si ode il fruscio del sipario che si apre … poi, poco a poco cominciarono ad illuminarsi di tante luci colorate, delle scenografie che mi lasciarono senza fiato. Non avevo mai visto nulla di simile, c’era una cucina perfettamente resa scenicamente, con una cappa da dove doveva scendere la Befana… Io ero incantato, direi in estasi! Ero colmo di gioia per quello spettacolo. Volevo subito essere io possessore, costruttore e artefice di tanta bellezza; volevo essere io l’artefice della magia del teatro, delle scenografie, luci, dei costumi, teatrini, burattini e marionette! Corsi a casa come un indemoniato a cercare carta cartone colori colla forbici e riprodussi in miniatura e in tre dimensioni ciò che avevo visto in teatro. Sarà stato il gennaio del 1967 o 68 e meno di 10 anni dopo il mio sogno si stava già realizzando concretamente.
Solo col tempo ho preso coscienza che da quel momento il mio Daimon guida e governa sotto traccia le mie scelte, i miei errori, i miei gusti, i miei sogni e bisogni. Mi guiderà poi attraverso le varie circostanze “casuali” della vita, creandole egli stesso talvolta; anche adesso! con la scelta di riaprire uno studio d’arte dopo 20 anni di apparente ma operosa quiescenza.
Come molti colleghi, ma non tutti, io sono uno che crede nel mestiere e nel lavoro quotidiano come più vera sorgente di ispirazione, indispensabile per trovare il canone estetico necessario ad esprimere le più varie tematiche intellettuali, spirituali ed emotive.
Con alti e bassi tra materialismo e spiritualismo, tra vita orizzontale e vita verticale prende forma poco a poco e infine nasce il progetto de “Le Sante Sospese”, che in realtà è stato allo stesso tempo un lento e progressivo approccio verso un cammino spirituale che tra 2015 e 2018 è sfociato nell’adesione a pratiche meditative, studi e riflessioni quotidiane, interrompendo momentaneamente il mio fare pittura fino agli inizi del 2021.
SANDRO (PTOLEMÆUS) BECVCCI






LA PITTURA
Fin da piccolo sono sempre stato affascinato dal fatto che qualcuno potesse con le mani creare delle immagini che parevano vere. Rimanevo a ore incantato di fronte a quadri e disegni, affascinato ed ammirato da quella che intuivo fosse una irraggiungibile perizia tecnica propria di pochissimi ed eletti virtuosi. Nell’ambito della mia carriera di mascheraio col tempo mi sono cimentato oltre che nel modellato anche nella pittura di immagini da integrare con l’arte di far maschere e pannelli decorativi in cartapesta.
Verso la fine degli anni ’90 comincio a dedicarmi maggiormente alla pittura pura, non più funzionale alle maschere né alla loro peculiare iconografia. In questo periodo non mi pogo limiti ed esploro ogni direzione tecnica ed estetica, dalla pittura materica ed in rilievo all’uso di acrilici ed olio molto lisci e rifiniti. Ritratti giganti di amici o musicisti; riproduzioni di maestri rinascimentali, paesaggi urbani e rurali. Infine dal 2025 in poi mi dedico ad un progetto che col tempo prenderà forma e nome: “Le Sante Sospese”, una serie di immagini al cui centro troneggia il nudo femminile ambientato simbolicamente in uno spazio spirituale, talvolta esoterico.
Amante nostalgico della classicità greco-romana prendo lo pseudonimo di Ptolemaios (PTOLEMÆUS o PtolemaioV) col quale talvolta firmo i miei dipinti. Per lo stile pittorico ho cercato per quanto possibile di ispirarmi a Caravaggio. Questo ciclo è stato in qualche modo anche un percorso di conoscenza spirituale e di meditazione.
Accanto a questa pittura ho sperimentato saltuariamente anche altri generi. Paesaggi urbani, Paesaggi rurali e Tramonti su fondo oro, una ricerca sugli effetti luminosi di tramonti e relativi riflessi in immagini di paesaggi più o meno realistici. Dipinti con varie tecniche, olio e/o acrilico, con scorci urbani di traffico cittadino; talvolta, per i tramonti in campagna, anche col fondo oro a foglia, utilizzato come colore pieno o come fondo su cui dipingere in trasparenza creando un effetto di colore luminoso. Come tutti i paesaggi, cercano di cogliere un attimo particolare che crei una sospensione poetica nella mente di chi guarda. In alcuni casi sono apportate invenzioni e modifiche del reale a livello cromatico e formale, proprio per esaltare questo effetto poetico.
Cinetic Torsos è un progetto puramente estetico e decorativo, che non manca però di una sua peculiare poetica.
Si tratta di nudi femminili realizzati con tecniche miste, molto freschi e veloci, che omettendo il volto si concentrano sui movimenti plastici del corpo. Sono finalizzati a trasmettere l’idea del movimento di un corpo umano femminile, cercando di ritrarlo in una posa dinamica.
Nature morte e trompe l’oeil. Qualche riproduzione di arte antica.
1978: mentre depongo gli strati di cartapesta in u calco di gesso e poi la maschera appena essiccata, estratta dal calco e ritagliata.
I MASCHERERI
Maschereri o Mascareri è il nome dell’antica corporazione veneziana dei fabbricanti di maschere che era accorpata a quella dei Pittori. Quando questi ultimi nel 1683 si staccarono per formare una propria esclusiva “Arte”, i Mascareri si unirono ad altri artefici come Cartoleri che fabbricavano carte da gioco, Dipintori, Disegnatori, Coridoro, che decoravano e doravano articoli in cuoio, Miniatori e Indoratori che doravano a foglia d’oro zecchino ed anche oro falso.
Era il 1976 quando scelsi questo nome disegnandone il marchio come segno distintivo delle mie maschere artistiche e teatrali. La ditta vera e propria fu fondata nel 1978 e fu chiusa nel 1996. Ma ho sempre continuato ad eseguire pezzi unici su ordinazione come libero artista. Oggi il marchio registrato I MASCHERERI FIRENZE e I MASCHERERI ATELIER può rivivere in questo Studio d’Arte.




